I nostri sistemi sono in grado si rilevare il taglio, lo scavalcamento e lo sposizionamento di recinzioni di qualsiasi grandezza e materiale.
Questa sensoristica può essere utilizzata tanto per proteggere un singolo cancello (quello ad esempio di una villa), quanto una recinzione di grandi dimensioni, sia essa rigida o flessibile.
Nel primo caso avremo l’installazione di un singolo sensore collegato alla centrale di allarme (ad esempio scavalcamento del cancello e relativo allarme) oppure (ad esempio magazzini di logistica e trasporti) una fitta rete di sensori che può estendersi fino a 1,5 km.
Il sistema può riconoscere e filtrare digitalmente i disturbi generati dalle condizioni climatiche particolarmente avverse, come pioggia, neve e temperature estreme, e delle altre fonti di disturbo ambientali provenienti da strade, autostrade e ferrovie.
E’ possibile inoltre – utilizzando la tecnologia a fibra ottica – l’installazione anche per la protezione di siti con presenza di atmosfere corrosive, infiammabili o esplosive.
Ogni sensore può essere tarato individualmente, adattandosi perfettamente alle esigenze del luogo.
E’ disponibile sul mercato anche in modalità senza fili ideale in un contesto residenziale (ad esempio balcone, grata, ecc.), o per specifiche problematiche in ambito industriale (recinzioni temporanee, strutture come impalcature, siti che non possono essere raggiunti con passaggio di cavi, ecc.).
Esistono diverse tipologie di sensori basati su tecnologie differenti e talora associabili; nel paragrafo a seguire è possibile avere un’idea di massima di quelle di maggiore diffusione sul mercato internazionale.
LE TECNOLOGIE
La rete è costituita dai singoli sensori “MEMS” ossia dotati di accelerometro per ciascun ramo sensibili sui tre assi.
Ciascun sensore master ricevere dai propri sensori slave il segnale elettrico relativo alla perturbazione percepita da ciascuno, lo digitalizza e lo trasmette alla Controller.
Il sensore è dotato anche di sistema inclinometrico per la rilevazione della manomissione.
Si tratta di sensori che utilizzano il sistema MEMS accelerometrico accoppiato ad un trasduttore piezoelettrico per la rilevazione sismica.
I dati raccolti dalle due sorgenti di segnale sono elaborati da algoritmi di intelligenza adattiva: il loro compito è quello di integrare queste informazioni, interpretarle e prendere decisioni istantanee sulla base delle conoscenze programmate nel firmware e del contesto operativo.
Il sensore è un cavo speciale costituito da 2 plastiche magnetizzate in cui all’interno sono immersi in tubi di silicone 2 cavi liberi di muoversi, il tutto ricoperto da una guaina in polimero resistente agli UV.
Il cavo-sensore funziona come un generatore a induzione lineare, per cui la precisione si ottiene dai conduttori concentrici all’interno del sensore, predisposti per vibrare in un campo magnetico statico generato da profili magnetici di ceramica flessibile.
Le vibrazioni rilevate dal cavo fissato sulla rete sono tradotte in segnale elettrico, che viene poi opportunamente filtrato e digitalizzato dall’elettronica di controllo rendendo disponibile un relè di allarme per scavalcamento e taglio della recinzione o del cavo stesso.
Il sensore si basa sull’utilizzo di un trasduttore piezoceramico capace di rlevare e analizzare vibrazioni sulla rete metallica di recinzione associabili a scavalcamento, sradicamento e taglio.
Si tratta di sensori sismici non alimentati forniti in linee precablate della lunghezza massima di 50 metri.
Esiste anche un modello più evoluto che combina la collaudata rilevazione piezoelettrica a una avanzata tecnologia di rivelazione puntuale. i sensori sono univocamente identificabili, così da permettere l’individuazione del pannello di rete in allarme.
Il sistema rileva la variazione luminosa emessa da un laser e la differenza di segnale ricevuta. Le vibrazioni rilevate dalla fibra ottica fissata sulla recinzione fanno deviare la luce riflessa all’interno della fibra facendola arrivare differente da quella trasmessa. il segnale luminoso ricevuto viene tramutato in segnale elettrico, il processore DSP a bordo della scheda provvede poi all’analisi ed al filtraggio e rende disponibile un relè di allarme per scavalcamento e taglio della recinzione o della fibra.
I vantaggi garantiti dalla tecnologia a fibra ottica sono:
- Possibilità di fare distanze considerevoli senza la necessità di alimentazioni intermedie
- Completa immunità alle interferenze provocate da scariche atmosferiche
- Inoltre particolarmente adatta alla protezione di siti con presenza di atmosfere corrosive, infiammabili o esplosive in quanto la fibra ottica non può essere causa di incendio
Il sistema si avvale di sensori di torsione che percepiscono le flessioni e torsioni cui sono sottoposti i pali di sostegno della recinzione durante un tentativo di taglio, sfondamento o arrampicamento della struttura.
La particolare forma del sensore, e l’uso di uno speciale trasduttore piezoceramico, forniscono una sensibilità molto elevata, tale da consentire, ad esempio, la rilevazione di arrampicamenti effettuati senza produrre impatti, vibrazioni o rumori.
Si applicano alla base dei pali di sostegno, dal lato interno della recinzione, e in certi casi è anche possibile installarli all’interno dei pali stessi, così da celarli completamente alla vista.
I rivelatori non contengono componenti elettronici attivi, di conseguenza non necessitano di alimentazione.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Protezione 24 ore. Il sistema può restare inserito 24 ore su 24 impedendo lo scavalcamento, lo sfondamento e il taglio della recinzione, senza alcun falso allarme.
immune da variazioni climatiche. Pioggia, grandine, neve, scosse sismiche e qualsiasi escursione termica non influiscono sul normale funzionamento del sistema.
Copertura estesa fino a 1,5 km. La struttura modulare permette di realizzare una fitta rete di punti di rilevazione che può estendersi per grandi lunghezze, fino a 1,5 Km.
Lunga durata negli anni. L’elevata robustezza e la totale impermeabilità dei sensori, garantiscono un’ampia durata nel tempo, minimizzando le attività di manutenzione.
Flessibilità del percorso. I sensori possono essere disposti in conformità all’area da proteggere, attraversando pendenze, alture, fossati o altra caratteristica del terreno.
Telegestione remota. Il sistema può essere controllato da remoto, ricevere gli stati di allarme e monitorare il suo funzionamento, modificandone le impostazioni senza recarsi sul sito.