Attivazione e disattivazione dell’impianto di allarme
Esistono diversi metodi e dispositivi per attivare e disattivare l’impianto di allarme, qui a seguire alcuni esempi:
- La centrale è impostata con un temporizzatore. Il proprietario una volta entrato in casa si ha un determinato numero di secondi per immettere sulla tastiera il proprio codice segreto e disattivare l’impianto; stessa cosa per l’attivazione, si digita il codice e si esce di casa, dopo alcuni secondi si attiva l’impianto.
- Un sistema più comodo è quello della chiave elettronica e del telecomando, entrambe permettono di attivare e disattivare l’allarme direttamente da fuori dell’abitazione. Tra i vantaggi c’è sicuramente la praticità, tra gli svantaggi il fatto che le chiavi elettroniche e i telecomandi, possono essere smarrite o sottratte consentendo ai ladri di accedere indisturbati nell’abitazione e rendendo inutile la presenza dell’impianto di allarme.
- Altro metodo, parimenti comodo ma sicuramente più sicuro, è rappresentato dalle “app” di gestione del sistema di allarme utilizzabili mediante smartphone o altri dispositivi web mobili. Semplicemente usando il touch del cellulare sarà possibile non solo attivare e disattivare il sistema, ma anche verificarne lo stato ed essere sempre aggiornati sul suo funzionamento. Più sicuro rispetto alla chiave o al telecomando soprattutto nel caso in cui lo smartphone abbia una password di accesso ulteriore rispetto a quella dell’app di controllo.
Questi si possono considerare i dispositivi più comuni, tuttavia si possono avere moltissimi altri modi di attivare/disattivare il sistema, come ad esempio l’impronta digitale, vocale, lettura della retina, o altri sistemi biometrici di riconoscimento.