L’impianto di allarme è composto da diversi dispositivi, ed in particolare:
– Centrale
– Sensori
– Attuatori
La Centrale
Il cuore degli impianti antifurti è la centrale che gestisce l’intero sistema.
La centrale attraverso i sensori monitora l’ambiente posto sotto sicurezza e nel momento in cui riceve da questi un segnale di infrazione, determina quali attuatori attivare e la durata della loro azione.
La centrale permette di configurare diverse “zone” soggette a controllo monitorate da più sensori di rilevamento a seconda dell’ampiezza dell’area da proteggere. Più una centrale è evoluta e maggiori saranno le zone che può controllare simultaneamente e gestire in modo indipendente dalle altre.
In ragione di questo si tende a distinguere tra perimetro di sicurezza (il giardino, le porte, le finestre) e l’area interna, ossia quella destinata ad abitazione.
La gestione separata delle zone da parte della centrale permette di attivare i sensori di allarme solo in alcune aree della abitazione, escludendone altre. Ciò permette ad esempio , di attivare di notte l’impianto antifurto solamente per le zone perimetrali (esterno o porte e finestre), lasciandolo inattivo per le aere abitate.
Del pari quando tutta la famiglia si troverà fuori casa sarà possibile attivare il sistema di allarme in modo completo (perimetro esterno e aree interne).
Quella appena descritta è una configurazione tipo, ma la scelta delle zone dovrà essere effettuata non solamente in base alla struttura dell’abitazione, ma anche in base alle abitudini delle persone che ci abitano, pertanto si potrebbe, ad esempio, prevedere che talune aree interne siano di notte o in certi momenti della giornata allarmate.
I sensori
I sensori sono rilevatori attraverso i quali la centrale monitora l’ambiente.
Nel momento in cui il sensore riconosce un’alterazione fisica nell’area custodita invia un segnale alla centrale che a sua volta attiva l’allarme acustico (sirene) e, laddove previsto, trasmette l’informazione al proprietario e/o alle forze dell’ordine.
Ciascun sensore può essere programmato (congiuntamente o disgiuntamente dagli altri) in modo da inviare alla centrale un diverso comando: attivazione delle luci di sicurezza nel giardino, sirena di allarme, nebbiogeno, ect.
Diverse possono essere le tecnologie di rilevamento: microonde, ultrasuoni, infrarossi, magnetici, termici, ossia che rilevano le variazioni di temperatura nell’ambiente soggetto a protezione.
Gli attuatori
Nel momento in cui il sensore rileva un’intrusione nel suo campo invia alla centrale un segnale al quale corrisponde uno specifico comando per l’attuazione di un determinata attività. L’esecuzione del comando avviene mediante dispositivi che vanno sotto il nome di “attuatori”.
Tra questi dispositivi possiamo a titolo esemplificativo indicare: la sirena (interna o esterna), il combinatore telefonico, il nebbiogeno, ed altri.
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