Attenzione alle rapine con l’ipnosi.
Vittime soprattutto sono gli anziani anche se spesso sono semplici truffe. La scena apparsa su alcuni siti è forse la prima in assoluto che documenta una modalità di furto della quale se ne parlava da tempo, ma che mai era stata addirittura ripresa nel suo svolgersi integrale. Si tratta di un video di una telecamera a circuito chiuso di un emporio di Londra che dimostra come l’ipnosi possa essere utilizzata non solo a fini terapeutici, ma per compiere crimini e che pubblichiamo anche sul nostro sito www.sportellodeidiritti.org
Molti hanno sostenuto sin da tempi remoti di non essersi resi conto di come si era stati derubati da soggetti che neanche li avevano toccati ma avevano utilizzato parole o gesti particolari. Sull’uscio di casa che sia, o davanti a un bancomat, per strada. La spiegazione era sempre stata ricercata nell’ipnosi. Anche se in non rari casi, considerata l’età dei soggetti, si tratta di vere e proprie truffe.
Il tipico esempio è quello del tecnico del gas che finge di dover controllare il contatore. Anche perchè non è difficile coinvolgere emotivamente un anziano solo in casa. Secondo alcuni esperti, ci sono molte persone dotate di quello che viene considerato un vero e proprio talento ipnotico che rivolgono verso chi è particolarmente idoneo ad essere condizionato. Per quanto riguarda le frodi, chi cade in questa trappola ha solitamente buona immaginazione e un’alta capacità di accettazione delle idee suggerite. E’ sufficiente lasciarsi affascinare da un particolare atteggiamento o dal linguaggio del corpo. E il gioco è fatto: si eseguono tutti gli ordini ricevuti. Un’esecuzione involontaria, anche se il soggetto è perfettamente cosciente. Chi invece effettua “furti con l’ipnosi” utilizza strategie non molto diverse da quella descritta.
Solo che sono preparate minuziosamente e spesso utilizzano anche complici per aumentare la confusione. Anche perchè le tecniche di confusione, distrazione (misdirection) e di sovraccarico sono tutte ottime per indurre uno stato di trance anche all’interno di un contesto terapeutico. Le tecniche per fare questo “genere di cose” sono molte e spaziano da quelle verbali a quelle non verbali. Il video che abbiamo riproposto, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” rappresenta ciò che può ormai accadere a chiunque di questi tempi nei quali a causa della crisi aumenta il numero di furti, rapine e frodi. E’ evidente, tuttavia, che è difficile difendersi da criminali del genere e che forse l’unico modo è essere prevenuti. Sapere qual’è il rischio permette di stare in guardia e sapere cosa aspettarsi. Quando ci rendiamo conto che qualcuno che non conosciamo ci sta confondendo, interrompere la comunicazione e allontanarsi immediatamente disarma qualsiasi intento malevolo.
E se si è in un negozio? Chiamate sempre in aiuto qualcuno, anche la polizia se necessario.